6 Errori da evitare su Linkedin

Chi si approccia per la prima volta a Linkedin rischia sempre di scambiarlo per un “curriculum digitale”, una piattaforma su cui caricare le proprie esperienze lavorative sperando che qualcuno interessato passi di lì e lo noti. Non è così. Linkedin è un social network, ragion per cui non basta inserire i dati, dovrai curare i tuoi contatti, fare rete, condividere conoscenze e saperti presentare. Per molti settori questo strumento è utilissimo perché permette non solo di mostrare la tua carriera ma, soprattutto, le soft skills e i tuoi punti di forza.

Ecco, allora, sei errori comuni da non compiere quando si usa Linkedin.

Non avere una foto profilo o non essere riconoscibili

I profili senza immagine ottengono molte meno visualizzazioni di chi ha una foto. L’assenza di questo elemento porta molti a passare oltre, su Linkedin le persone vogliono poter associare il nome e cognome di una persona alla sua immagine, per questo è importante renderti riconoscibile, quindi vietate anche le foto di gruppo o immagini in cui sei troppo distante.

La cosa migliore sarebbe un’immagine quanto più professionale, per questo meglio evitare anche le foto con il tuo cane o gatto… a meno che tu non sia un veterinario, un addestratore o per lavoro abbia a che fare con gli animali.

Non aggiornare il proprio profilo

Spesso ci si dimentica di curare la propria pagina Linkedin, una volta trovato lavoro lo si abbandona. Sbagliato! Non è un curriculum (non mi stancherò di ripeterlo) e puoi curare il profilo in decine di modi: inserendo nuove competenze, aggiornando i progetti su cui stai lavorando, condividendo articoli o slide e non dimenticando le tue  attività di volontariato (è un aspetto che dice molto di te, delle tue capacità extra-lavorative e che viene molto spesso valutato dai responsabili risorse umane). Abbandonare un profilo e riprenderlo in mano solo “quando c’è bisogno” non è un bel segnale e non ti aiuterà nella ricerca del nuovo lavoro.

Non condividere su Linkedin

Negli ultimi anni le possibilità di interazione e coinvolgimento su Linkedin sono andate aumentando, oggi possiamo condividere con le persone che ci seguono:

  • Link
  • Post lunghi (con Pulse, vi basta settare su Inglese la lingua)
  • Slide (attraverso Slideshare)
  • Foto
  • Video (solo sui profili)

Non ci sono scuse, puoi scegliere di farti conoscere anche in base a quello che leggi, pensi e produci. Non perdere questa occasione.

Non partecipare ai gruppi

Come per Facebook anche su Linkedin esiste la possibilità di creare e partecipare a discussioni all’interno di gruppi. Spesso ci si aggrega per professioni, quindi partecipare condividendo spunti interessanti o commentando le conversazioni attive ti permetterà di acquisire nuove conoscenze e di parlare con persone del tuo settore e, perché no, avere nuove possibilità di business.

Non curare le proprie relazioni

Linkedin è un social network professionale, per questo bisogna aver cura delle persone che decidiamo di accettare nella nostra rete e a chi andremo a chiedere il contatto.

Se sei un ingegnere e il tuo compagno di banco delle elementari è un fornaio su Linkedin non vi sarete “utili”, questo tipo di amicizie possono essere coltivate su Facebook. Su Linkedin dovremo riallacciare i rapporti con ex-colleghi, con compagni di università che hanno seguito una carriera simile alla nostra e con probabili clienti / datori di lavoro

Scrivere disoccupato nella headline!

La headline non riguarda le tue attuali mansioni, ma la tua professionalità, ovvero quel che sai fare. Se sei un ingegnere lo sei anche da disoccupato, quindi inserisci la tua professione o quella che vorresti intraprendere (se sei alla ricerca del tuo primo lavoro o se vuoi cambiare ambito), ricordando sempre che chi ci cerca su Google potrebbe trovare, tra i risultati, anche il tuo profilo Linkedin e la headline è l’unico campo che viene mostrato, proprio accanto al nome e al cognome. Si tratta di un vero e proprio biglietto da visita.

Chi ha appena aperto Linkedin in cerca di una prima occupazione potrebbe avere difficoltà a inserire le proprie esperienze lavorative. Inizia con gli stage o i tirocini e poi inserisci anche le attività di volontariato (che come abbiamo già detto sono molto importanti) e concentrati sul sommario, parlando delle tue competenze e delle skills. Soprattutto per chi si trova a muovere i primi passi nel mondo del lavoro è importante curare le proprie relazioni, costruendo una rete che non sia fatta solo di chi, come voi, è in cerca di un lavoro, ma soprattutto di chi potrebbe cercare qualcuno con le vostre capacità e conoscenze.

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