La Google Search Console è, troppo spesso, uno strumento molto sottovalutato dai proprietari di siti web. Nella sua nuova versione (prima si chiamava “Strumenti per i Webmaster”) ha aggiunto una serie di report e funzioni molto interessanti. E, oltretutto, è totalmente gratuita!
Finalmente abbiamo realizzato una guida con tutto quel che devi sapere su Google Search Console.
Se sei un novizio del mondo SEO, ti mostrerò come iniziare con Google Search Console.
E se sei già un professionista del settore? Ti mostrerò consigli, tattiche e strategie avanzate che puoi utilizzare per migliorare il tuo ranking.
Indice dei contenuti
Come iniziare con la Google Search Console
Come aggiungere il tuo sito alla Google Search Console
Per prima cosa, devi loggarti e cliccare sul pulsante “Aggiungi una Proprietà”.
Poi, copia&incolla la URL della tua homepage nel campo.
Successivamente, è arrivato il momento di verificare la proprietà del tuo sito.
Esistono 7 modi per verificare il tuo sito. Ecco quelli più semplici e comuni:
- File HTML: carica un file HTML univoco sul tuo sito.
- Record CNAME o TXT: qui puoi aggiungere uno speciale record CNAME o TXT alle impostazioni del tuo dominio.
- Snippet di codice HTML: carica semplicemente un piccolo snippet di codice (un tag HTML) nella sezione <head> del codice della tua home page.
- Google Analytics: cerca il tracking code GA all’interno del tuo codice sorgente. L’account proprietario di GA deve coincidere con quello di GSC.
Nota bene: assicurati di verificare sia la versione HTTPS che quella HTTP del tuo sito. Questo significa aggiungere: https://esempio.com e http://esempio.com come proprietà separate.
Scegliere il “dominio preferito”
Il secondo passo da compiere è quello di impostare un dominio preferito.
Questo indica a Google se prendere in considerazione la versione “www” o non www del tuo sito. Potete effettuare questa configurazione cliccando sulla rotella in alto a destra e selezionando “Impostazioni sito”.
Ad esempio, Google può vedere le tue URL come:
https://esempio.com
oppure
https://www.esempio.com
Personalmente preferisco la versione senza, ma è soltanto un mio gusto. Onestamente ha un impatto zero sul tuo SEO, ma va fatta una scelta.
Perché è importante?
La versione scelta qui è la versione che verrà visualizzata nei risultati di ricerca.
Quindi se vai con una versione “WWW”, il tuo sito avrà un “WWW” nei risultati di ricerca.
Nota importante: puoi anche scegliere “Non impostare un dominio preferito” …
… ma non lo consiglierei Come dice Google: “Se non si specifica un dominio preferito, possiamo trattare le versioni www e non www del dominio come riferimenti separati a pagine separate.”
Questo può rendere i tuoi backlink MOLTO meno rilevanti. Quindi assicurati di non selezionare “Non impostare un dominio preferito”.
Suggerimento: imposta un redirect 301 automatico che reindirizza il traffico e i collegamenti dal tuo nome di dominio non preferito alla versione preferita. Ad esempio, tutti i link che rimandano a https://www.condimedia.com/ reindirizzano automaticamente a https://condimedia.com/. Questo è l’approccio migliore che mette d’accordo l’esperienza utente con la SEO.
Imposta il tuo Paese target
Google fa un ottimo lavoro nel determinare autonomamente il Paese target del tuo sito web. Per fare ciò, utilizza dati come:
- Il tuo TLD (ad esempio: .it per i siti italiani)
- L’indirizzo indicato sul tuo sito web
- La posizione del tuo server
- Il paese da cui ricevi più backlinks
- La lingua in cui è scritto il contenuto (inglese, francese, ecc.)
Detto questo, più informazioni puoi dare a Google, meglio è.
Quindi il prossimo passo è impostare il tuo paese target all’interno del GSC. Per prima cosa, clicca su “Targeting internazionale” nella sezione “Traffico di ricerca”.
Seleziona il tab “Paese”, flagga la casella “Utenti di destinazione in:” e scegli Italia nella tendina. Ovviamente, varia l’impostazione a seconda della nazionalità dei tuoi utenti.
Come collegare la Search Console con Google Analytics
Da quando, nel 2013, Google ha passato tutte le ricerche su protocollo HTTPS, i tuoi dati di acquisizione di Google Analytics relativi alle keyword di ricerca organica sono diventati tutto in fiorire di “not provided”.
In realtà, esiste un modo semplice per recuperare alcuni dei dati di queste parole chiave: collegare Google Analytics con il tuo account Google Search Console.
Ecco come fare:
Apri Google Analytics. Quindi, fai clic sul pulsante “Amministratore” nella parte inferiore del menu a sinistra. Nella colonna “Proprietà”, clicca su “Impostazioni proprietà”
Scorri la pagina finché non trovi la sezione “Search Console”. A quel punto, clicca su “Modifica Search Console”.
A quel punto clicca su “Aggiungi” e seleziona la tua proprietà di Google Search Console da collegare.
Fatto! A questo punto Google Analytics inizierà a collezionare anche questi dati dalla GSC: pagine di destinazione con visualizzazioni e dati di click, dati collezionati per Paese e, soprattutto, le keyword di ricerca organica!
Non è perfetto, ovviamente. Metà dei dati verranno catalogati come “Altro”. Ma è comunque meglio di quel che avevi prima, no?
Controllare i problemi di sicurezza
Infine, controlla se hai problemi di sicurezza che potrebbero danneggiare la SEO del tuo sito.
Per farlo, fai clic su “Problemi di sicurezza”.
Nella maggior parte dei casi, come il nostro, non ci sono problemi di sicurezza. Ma vale la pena controllare.
Aggiungere una sitemap
Siamo onesti: se disponi di un sito di piccole dimensioni, probabilmente non è NECESSARIO inviare una Sitemap a Google.
Ma per i siti più grandi (come i siti di e-commerce con migliaia di pagine) una Sitemap è FONDAMENTALE.
Detto questo, ti consiglio di andare avanti e inviare una mappa del sito in entrambi i casi.
Ecco come farlo:
Per prima cosa, devi creare una sitemap. Se stai usando WordPress con il plugin Yoast, dovresti averne già una.
Non usi Yoast? Vai a tuosito.com/sitemap.xml. Se hai una sitemap, di solito è qui. In caso contrario, dovresti crearne uno.
Quindi inviamo una sitemap a Google.
È SUPER facile da fare nella nuova Search Console.
Come accedere alla NUOVA Google Search Console
Sì, perché Google ha recentemente lanciato una nuova Search Console. Non ha ancora tutte le funzionalità della vecchia. Fino ad allora, dobbiamo usare entrambe.
Per accedere alla nuova Search Console, accedi al tuo account, quindi fai clic su “Prova la nuova Search Console”.
Ed eccola in tutto il suo splendore.
Ora, recupera la URL della tua Sitemap e clicca nell’apposita sezione.
Incolla la URL e inviala.
Fatto! Facile, vero?
Come ottimizzare la tua strategia SEO con la Google Search Console
Come probabilmente sai, risolvere dei problemi SEO del sito solitamente comporta un boost nel ranking e nel traffico in ingresso.
La Search Console di Google ha un buon numero di funzionalità che ti aiutano a individuare e risolvere facilmente i tuoi problemi SEO.
Ecco come usarle.
Usa il nuovo report “Copertura” per trovare (e risolvere) problemi di indicizzazione
Se tutto sul tuo sito web è impostato correttamente, Google:
- Trova la tua pagina
- La aggiunge rapidamente al proprio indice
Ma a volte le cose vanno male. Così avrai bisogno di sistemare qualcosa se desideri essere indicizzato da Google (e lo desideri, vero?).
Ed è qui che entra in gioco il rapporto sulla copertura dell’indice.
Leggi di più –> Come indicizzare velocemente il tuo sito web
Cos’è il report “Copertura”?
Il rapporto sulla copertura dell’indice ti consente di sapere quali pagine del tuo sito sono nell’indice di Google. Ti consente anche di conoscere eventuali problemi tecnici che impediscono l’indicizzazione delle pagine.
Fa parte della nuova Google Search Console e sostituisce il report “Stato dell’indicizzazione” della vecchia versione.
Come trovare gli errori con il report “Copertura”
Nella parte superiore del report di copertura dell’indice abbiamo 4 schede:
- Errore
- Valide con avvisi
- Valide
- Esclusa
Concentriamoci sulla scheda “errore” per ora.
Come puoi vedere, questo sito ha 71 errori. Il grafico mostra come il numero sia cambiato nel tempo.
Se scorri verso il basso, ottieni dettagli sulle macro-tipologie degli errori. Ognuna di queste macro-tipologie ha un’origine e un approccio alla risoluzione differente, ecco una rapida classificazione.
- L’URL inviato presenta un problema di scansione: ci sono decine di motivi possibili. Ti conviene visitare la singola pagina e verificare.
- L’URL inviato contiene un tag “noindex”: sei stato tu a suggerire a Google di non indicizzare le pagine.
- Errore del server (5xx): Googlebot non è riuscito ad accedere al server. Potrebbe essersi verificato un arresto anomalo, un timeout o un down quando Googlebot è passato su quelle pagine.
- URL inviato non trovato (404): La pagina non è stata trovata e il server ha restituito il codice di stato HTTP corretto (404).
Ci sono anche altre macro-tipologie possibili. Cliccando su ciascuna otterrete le pagine del tuo sito che manifestano quell’errore, e avrai modo di risolverlo, per esempio risottoponendo la pagina alla scansione, nel caso si trattasse soltanto di un errore temporaneo.
Ti consiglio di verificare, ove presenti, anche le pagine valide con avvisi, e che il numero di pagine valide sia conforme a quelle del tuo sito.
Assicurati che le pagine escluse lo debbano essere sul serio
Ci sono molti buoni motivi per impedire ai motori di ricerca di indicizzare una pagina.
Magari è una pagina di login.
Magari la pagina contiene contenuti duplicati.
O forse è una pagina utile per gli utenti, ma non per i motori di ricerca.
Detto ciò:
Sicuramente vuoi assicurarti che Google non escluda le pagine che desideri siano indicizzate.
Vediamo il nostro esempio.
Ecco le casistiche di “pagina esclusa”.
“Pagina con reindirizzamento”: la pagina sta reindirizzando verso un’altra URL. Questo è un comportamento corretto e auspicabile, a meno che non ci siano backlink (o link interni) che puntano a quell’URL, alla fine Google smetterà di provare ad indicizzarla.
“Pagina alternativa con tag canonico appropriato”: Google ha trovato una versione alternativa di questa pagina da qualche altra parte. Questo è ciò che dovrebbe fare una URL canonica. Quindi è tutto OK.
“Anomalia durante la scansione”: Come prima, potrebbe essere un numero di cose. Quindi dovremo investigare.
“Pagina scansionata, ma attualmente non indicizzata”: queste sono pagine che Google ha analizzato, ma (per qualche motivo) non vengono indicizzate. Google non ti dà la ragione esatta, ma per esperienza, questa dicitura significa: la pagina non è abbastanza buona da giustificare un posto nei risultati di ricerca.
Quindi, cosa dovresti fare per risolvere questo problema?
Il mio consiglio: lavorare per migliorare la qualità delle pagine elencate.
Ad esempio, se si tratta di una pagina di categoria, aggiungi del contenuto che descrive quella categoria. Se la pagina contiene molti contenuti duplicati, rendila unica. Se la pagina non ha molto contenuto, rinforzala.
Fondamentalmente, rendila una pagina degna dell’indice di Google.
“Pagina duplicata senza URL canonico selezionato dall’utente”: Google ti sta dicendo “Questa pagina ha lo stesso contenuto di un mucchio di altre pagine. Ma pensiamo che un’altra URL sia migliore.”
Per questo motivo hanno escluso la pagina dall’indice.
Il mio consiglio: se si dispone di contenuti duplicati su un numero di pagine, aggiungere il tag noindex meta robots a tutte le pagine duplicate tranne quella che si desidera indicizzare.
“Bloccato da robots.txt”: queste sono pagine per cui il file robots.txt sta bloccando Google dalla scansione.
Vale la pena ricontrollare questi errori per assicurarsi che ciò che si sta bloccando debba essere bloccato.
Se va tutto bene? robots.txt sta facendo il suo lavoro e non c’è nulla di cui preoccuparsi.
“Pagine PDF”: Abbiamo un numero di documenti PDF. E questi PDF contengono gli stessi contenuti di altre pagine del sito.
Onestamente, questo non è un grosso problema. Ma per essere sicuri, chiedi al tuo sviluppatore web di bloccare questi PDF usando robots.txt. In questo modo, Google indicizza SOLO il contenuto originale.
“Scoperta – attualmente non indicizzata”: Google ha sottoposto a scansione queste pagine, ma non le ha ancora incluse nell’indice.
“Esclusa in base al tag ‘noindex'”: Tutto bene. Il tag noindex sta facendo il suo lavoro.
Controlla il report “Miglioramenti HTML”
Pasticciare con il codice HTML può danneggiare la strategia SEO.
E questo è particolarmente vero per i tag title e description.
In breve, ogni SINGOLA pagina del tuo sito dovrebbe avere:
Un titolo unico e ben scritto (fino a circa 65-70 caratteri)
Una meta description unica e ben scritta (fino a circa 300 caratteri)
(Sì, anche se gestisci un sito di e-commerce con migliaia di pagine)
Fortunatamente, è ESTREMAMENTE facile individuare problemi HTML nella Search Console.
Carica il report “Miglioramenti HTML” e Google ti dirà come va
Cliccando sulle singole categorie avrai il dettaglio delle pagine.
Come ottenere più traffico organico con il report Prestazioni
Cos’è il report Prestazioni?
Il report “Prestazioni” nella Search Console di Google ti mostra il rendimento complessivo della ricerca del tuo sito in Google. Questo report mostra non solo il numero di clic che ottieni ma ti consente anche di conoscere il tuo CTR e la posizione media nelle SERP.
Questo nuovo report sul rendimento sostituisce il report “Analisi delle ricerche” nella vecchia Search Console.
Sì, molti dati sono gli stessi del vecchio report. Ma ora puoi fare altre cose interessanti con i dati che ottieni (come il filtro per mostrare solo i risultati delle pagine AMP).
Ma, soprattutto, nel vecchio report è possibile visualizzare solo i dati di ricerca degli ultimi 90 giorni, in questo si può tornare indietro fino a 16 mesi!
Come migliorare il CTR con il report Prestazioni
Il CTR, oltre ad essere un parametro importante per valutare l’efficacia del tuo sito web, è anche un fattore di ranking di Google.
Come puoi migliorarlo? Vediamo una strategia operata usando il report Prestazioni.
Trova pagine con un basso CTR
Evidenzia i tab “CTR media” e “Posizione media”:
Concentrati sulle pagine che hanno posizione dalla 5 in giù, e che hanno un CTR non buono.
Quindi filtriamo le posizioni 1-4.
Per farlo, fai clic sul pulsante del filtro e seleziona la casella “Posizione”.
A questo punto inserisci il valore di soglia del filtro (nel nostro caso 4.9) e clicca su “FINE”.
Adesso hai una lista di query, per cui ti piazzi dalla quinta posizione in giù sulle SERP di Google.
Ora devi applicare un secondo filtro, quello relativo alla CTR. Secondo uno studio, il quinto risultato di Google ottiene in media un CTR del 4,35%, che costituirà la nostra soglia. Bada bene di non togliere il primo filtro.
Cosa fare ora? Analizza questa lista, concentrati sulle parole chiave per cui hai un gran numero di impressioni ma pochi click.
Nel nostro caso, io ho trovato questa keyword.
Deludente, vero? Approfondiamo.
Recupera la URL della pagina
Clicca sulla query e seleziona il tab “Pagine”
Analizza tutte le keyword per cui la pagina si posiziona
Non ha senso migliorare il CTR per una sola parola chiave, magari peggiorandolo per tutte le altre.
Quindi ecco qualcosa di veramente interessante:
Il report Prestazioni può mostrare TUTTE le parole chiave per le quali la tua pagina si posiziona.
Ed è SUPER facile da fare.
Basta cliccare su “+ Nuovo” nella barra in alto e premere “pagina …”.
Nel nostro caso le altre query sono molto meno interessanti: si tratta di mispell del nome Postpickr, un social media management tool di cui abbiamo scritto una guida. Per questo motivo, posso concentrarmi nell’ottimizzare la pagina solo per la prima query.
Ottimizza titolo e descrizione per ottenere più click
Diamo un’occhiata allo snippet della nostra pagina:
Ecco, non sarebbe malissimo in linea generale, ma:
- La parola chiave “Postpickr” è quasi in fondo al titolo, e questo non va bene.
- Sia il titolo che la descrizione mancano di termini o frasi “persuasivi”
Una strategia può essere quindi di introdurre parole più efficaci, in grado di convincere l’utente che può ottenere risultati utili e rapidi dai tuoi contenuti.
Oggi
Proprio adesso
Veloce
Funziona rapidamente
Passo dopo passo
Facile
Migliore
Presto
Definitivo
Semplice
Ho deciso di aggiornare title e description così:
Monitora i risultati
Ora, aspetta almeno 10 giorni. Quindi controlla di nuovo.
Perché 10 giorni?
Potrebbero essere necessari alcuni giorni prima che Google reindicizzi la tua pagina.
Quindi, la nuova pagina deve essere live per circa una settimana affinché tu possa ottenere dati significativi.
(AGGIORNAMENTO del 01/02: abbiamo guadagnato una posizione, ora siamo quarti. Meglio di niente, no? 😉 )
Come trovare opportunità con il report Prestazioni
Quale può essere una buona opportunità per il tuo sito Web?
Un’opportunità è una query per cui ti collochi tra le posizioni 8-20 e che ottiene un numero decente di impressioni.
Perché?
- Google considera già la tua pagina accettabile per la parola chiave (altrimenti non saresti vicino alla prima pagina, no?). Quando dai alla tua pagina qualche ritocco, di solito riesci a risalire fino alla prima pagina.
- Non stai facendo affidamento sui dati del volume delle parole chiave di strumenti SEO di terze parti. I dati sulle impressioni che ottieni da Google Search Console ti dicono esattamente quanto traffico aspettarti.
La strategia si articola in tre semplici passi.
- Imposta il range delle date agli ultimi 28 giorni
- Filtra il report per mostrare query per cui sei posizionato dall’ottava posizione in giù. (Il filtro sarà maggiore di 7.9)
- Ordina i risultati per il numero delle impressioni
Cosa puoi fare per “tirare su” queste pagine? Alcuni suggerimenti pratici:
- Copri l’argomento con grande dettaglio: post lunghi, approfonditi e documentati (un po’ come questo che stai leggendo, no?) vengono sempre apprezzati da Google.
- Aumenta il tempo di permanenza con dei video: il tempo di permanenza è il tempo che un utente spende sulla tua pagina. Quando aumenti il tempo di permanenza, puoi ottenere ranking migliori. Se hai già approfondito i tuoi contenuti , c’è una buona probabilità che il tuo tempo di sosta sia già aumentato. Ma per esserne ancora più sicuri, aggiungi alcuni video alla tua pagina. Alcuni studi hanno dimostrato che i visitatori accedono 2.6 volte in più alle pagine con video. Non è poco.
- Aggiungi link interni: una manciata, piazzati ai punti giusti, può fare la differenza in maniera rapida.
- Ottieni nuovi backlinks: costruire backlink di alta qualità verso la tua pagina può migliorare il tuo ranking … anche se tutto il resto rimane esattamente lo stesso.
Alcune funzionalità interessanti della Google Search Console
Migliora le pagine importanti con i link interni
Non puoi sbagliare: i link interni sono SUPER potenti.
Sfortunatamente, la maggior parte delle persone li usa in modo errato.
Google Search Console ha una fantastica funzionalità progettata per aiutarti a superare questo problema.
Questo report mostra le pagine ESATTE che necessitano di un collegamento interno. Nella nuova versione della console la funzionalità è condivisa con i link esterni.
Andate a pescare le pagine che hanno oggettivamente pochi link interni che le puntano (per esempio, sotto i 20 link), e cercate di aumentarli.
Trucchi e strategie avanzati
Gestire le statistiche e il budget di scansione
Se si dispone di un sito di piccole dimensioni (<1.000 pagine), probabilmente non è necessario preoccuparsi delle statistiche di scansione.
Ma se hai un sito enorme … questa è una storia diversa. In tal caso, vale la pena esaminare il budget di scansione.
Cos’è il budget di scansione?
Il budget di scansione è il numero di pagine del tuo sito per cui Google esegue la scansione ogni giorno.
Puoi vedere questo numero nel report “Statistiche di scansione”.
In questo caso, Google esegue la scansione di una media di 158 pagine al giorno. Questo è il budget di scansione del nostro sito.
Perché il budget della scansione è importante per la SEO?
Supponi di avere 200.000 pagine sul tuo sito web ed un budget di scansione di 2.000 pagine al giorno.
Per Google potrebbero essere necessari cento giorni per eseguire la scansione del tuo sito.
Pertanto, se cambi qualcosa in una delle tue pagine, potrebbero essere necessari MESI prima che Google elabori la modifica.
Oppure, se aggiungi una nuova pagina al tuo sito, Google impiegherà un’eternità per indicizzarla.
Che cosa puoi fare per ottenere il massimo dal tuo budget di scansione.
Smetti di sprecare budget per pagine non necessarie
Questo è un grosso problema per i siti di e-commerce.
La maggior parte dei siti di e-commerce lascia applicare i filtri ai propri utenti, per cercare le cose.
Questo è ottimo per le vendite.
Ma se non stai attento, puoi ritrovarti con MIGLIAIA di pagine extra che assomigliano a questa:
tuonegozio.com/categoria-prodotto/?size=small&orderby=price&color=green…
A meno che tu non intervenga, Google sprecherà tranquillamente il budget di scansione in queste pagine indesiderate.
Qual è la soluzione?
Parametri URL.
Supponiamo che tu consenta agli utenti di filtrare i prodotti in base al colore. E ogni colore ha la sua URL.
Ad esempio, le URL dei colori hanno questo aspetto:
tuonegozio.com/categoria-prodotto/?colore=rosso
Puoi facilmente comunicare a Google di non eseguire la scansione di URL con quel parametro di colore:
Ripeti l’operazione per TUTTI i parametri che non desideri sottoporre alla scansione di Google.
Verifica il tempo di scansione del tuo sito web
Le statistiche di scansione nella Search Console mostrano anche il tempo medio che Google impiega a scaricare le tue pagine:
Vedi quei picchi? Significa che all’improvviso è occorso molto più tempo a Google per scaricare tutto.
E questo può UCCIDERE il budget di scansione.
Assicurati che il tuo sito carichi SUPER velocemente. Sai già che questo può aiutare il tuo ranking.
Alla resa dei conti, un sito dal caricamento rapido otterrà più budget di scansione.
Ottieni il massimo da “Visualizza come Google”
Ecco tre cose molto utili che puoi fare con questo strumento della Search Console.
Fai indicizzare i nuovi contenuti (in pochi minuti!)
“Visualizza come Google” è il modo più veloce per ottenere indicizzate nuove pagine.
Hai appena pubblicato una nuova pagina?
Ti basta inserire l’URL nella casella e premere “Recupera”.
Successivamente, clicca su “Richiesta di Indicizzazione”. Google farà una verifica anti-spam e ti chiederà se scansionare solo quella URL o anche tutte quelle linkate all’interno della pagina. Dopo pochi minuti, di solito, la pagina sarà indicizzata.
Reindicizza i contenuti aggiornati
E’ importante aggiornare i vecchi contenuti per mantenere ranking e sfruttare la “storia”, è importante anche ricordare a Google di aggiornare l’indice.
Identifica i problemi di visualizzazione
La funzione “Recupera e Visualizza” mostra come Google e gli utenti vedono la tua pagina.
E poiché li mostra fianco a fianco, puoi facilmente individuare le differenze e i problemi.
Google ha recentemente aggiornato le sue linee guida per lo strumento “Visualizza come Google”, e non puoi più richiedere sottomissioni di URL in maniera illimitata, ma un massimo di dieci al giorno.
Verifica che il tuo sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili
Come fai a sapere se Google considera il tuo sito ottimizzato per i dispositivi mobili?
Google Search Console ha un eccellente report chiamato “Usabilità sui dispositivi mobili”. Questo report ti dice se gli utenti mobili hanno problemi a utilizzare il tuo sito.
Per nostra fortuna, noi non abbiamo problemi.
Fatemi sapere quel che pensate della Google Search Console (e di questa guida!) nei commenti.