Quali sono i fattori di ranking di Google? Bella domanda, a cui più o meno chiunque ha tentato di rispondere, nel corso degli anni. Spesso sono stati proprio loro, i tipi di Mountain View, a dare delle indicazioni più o meno esplicite: penso alle esternazioni di Matt Cutts, ad esempio.
Quel che sappiamo è che i fattori di ranking dell’algoritmo di Google sono tanti (duecento, si diceva, ma probabilmente di più) e che il loro peso varia nel tempo, a seconda dei trend e degli aggiornamenti operati da Google.
Quelli di SEMRush (uno dei migliori SEO tool al mondo) hanno deciso di realizzare una ricerca aggiornata per stabilire quali sono, al momento, i fattori di ranking più influenti.
Qual è stata la loro metodologia? Avendo un volume enorme di dati a disposizione (SEMRush è utilizzato da circa un milione e mezzo di marketers), hanno deciso di selezionare un set di circa 600mila keywords prese dai principali mercati (USA, UK, Germania, Francia, Italia, Spagna, ecc…), le posizioni delle pagine nelle SERP e una lista di presunti fattori di ranking. Con questi dati, restringendo il caso di studio alla prima pagina di risultati (oltre non ha alcun interesse), hanno calcolato quali sono i fattori di ranking che hanno più “peso” nel posizionamento di una pagina su Google. Altro aspetto importante, la ricerca è stata poi splittata per keyword con differenti volumi di ricerca.
Ecco una sintesi dei risultati.
Analizziamo qualitativamente i risultati, raggruppandoli per tipologia.
Indice dei contenuti
Fattori di Ranking
Traffico
Sembra una banalità, ma più una pagina (e di conseguenza il sito di riferimento) riceve traffico, più essa ha possibilità di essere meglio posizionata su Google. Non è una banalità, perché di traffico in ingresso non esiste soltanto quello organico, ma anche quello diretto o referral. Per questo motivo sono avvantaggiati i siti con un ottimo branding (nome riconoscibile, così come la URL) e anche quelli molto popolari sui social.
Sicurezza
Quanto è importante per Google che un sito sia sicuro? Molto, e i risultati della ricerca confermano questa tendenza. La percentuale di siti in HTTPS nei piani alti delle SERP è in crescita, e si attesta sul 64% per le keyword ad alto volume. La percentuale cala per le parole chiave meno ricercate e per le long-tail, simbolo di un’adozione ancora in corso d’opera.
Backlink
Quanto conta avere un link profile consistente, per essere ben posizionato? Molto, altrimenti non vi avremmo spiegato le basi della link building. Quello che è emerso dalla ricerca di Semrush è che per essere nei primi 10 delle parole chiave più competitive servono cifre spropositati di referring domains. Si parla di oltre diecimila domini unici! Difficile, vero?
Contenuto
Da anni il focus della SEO si è spostato dalla pura matematica (quante volte ripetere la keyword, quanti link creare in ingresso ed uscita, ecc…) alla qualità del contenuto. Puntare sulla qualità ha però spesso delle conseguenza “matematich”: difficilmente un contenuto approfondito e dal valore aggiunto potrà essere troppo breve. La ricerca ha evidenziato che la maggioranza delle pagine nella TOP 10 SERP per le keyword più popolari ha un contenuto che si aggira sulle 700-750 parole. Fate le vostre considerazioni (e i vostri conti).
SEO On-Page
Quanto è importante avere le keyword nel titolo, nel meta o nel corpo del testo? Molto, soprattutto per le parole-chiave più ricercate. Oltre il 60% dei siti meglio posizionati ha la parola chiave nel titolo, oltre il 75% la riporta nel body. La percentuale scende per il meta (45%), ma come sappiamo si tratta di attributi pensati per l’utente e per referenziare termini correlati alla keyword, utili per la semantica.
Comportamento dell’utente
I siti meglio posizionati hanno in media un bounce rate del 50%, un tempo di permanenza di quasi quattro minuti e un numero di pagine visitate per sessione superiore a tre. Sono cifre sfidanti, lo so, ma meglio affrontare da subito la verità: se il vostro sito performa male e non invoglia l’utente a restare, verosimilmente sarà posizionato peggio di altri che riescono a coinvolgere il lettore con più efficacia.
Cosa ne pensate dei risultati di questa ricerca? Sono coerenti con la vostra esperienza? Fatecelo sapere!